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Originariamente inviata da pepot
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Pepot ... come ben saprai il Ministero dello Sport, il Comitato Tecnico Scientifico, La Lega Calcio e la FIGC tempo addietro si sono messi attorno a un tavolo e hanno stilato un protocollo per consentire lo svolgimento del campionato nonostante la presenza inevitabile di positivi che si sarebbero trovati all'interno delle società di calcio.
In caso di presenza di positivi, si applica la cosidetta "quarantena soft": In parole povere il giocatore (o il membro dello staff) che risulta positivo viene isolato e considerato al pari di un infortunato.
Gli altri vengono sottoposti al test rapido il giorno della partita. In questo modo i negativi possono trasferirsi allo stadio e giocare.
Per evitare rischi, il club alle prese con una positività deve andare in ritiro perché il tempo della possibile incubazione del virus resta di 14 giorni.
I membri del club stanno in camere separate e hanno pasti monoporzione.
E' quella che e' stata definita come "bolla".
Le squadre possono uscire dalla bolla per per disputare le gare ed allenarsi.
L'ASL di competenza vigila che questo protocollo sia rispettato.
Norme simili sono in vigore anche negli altri paesi europei ... non ci siamo inventati niente di particolare.
In aggiunta pochi giorni fa tutte le squadre di Serie A (
all'unanimità, Napoli compreso), hanno sottoscritto il protocollo UEFA che prevede si debba giocare con 13 calciatori disponibili compreso un portiere.
In deroga a questa norma, nel caso in una società si verificasse un focolaio Covid con più di dieci giocatori positivi riscontrati nell'arco di una settimana, il club interessato può chiedere il rinvio di una partita.
Questa "deroga" può essere concessa solo una volta nell'arco di una stagione.
Ergo quello che stava succendendo al Napoli era esattamente previsto nel protocollo della cosidetta "quarantena soft" e UEFA: I membri positivi del Napoli dovevano venivano isolati, il team andava nella bolla, ne usciva per andare a giocare a Torino con i negativi, tornava a Napoli nella bolla per proseguire la quarantena soft.
Tutto esattamente ed abbondantemente previsto nel protocollo siglato di comune accordo.
La stessa cosa e' stata fatta dal Milan, dal Genoa e dalla Juve stessa (stante il caso di un paio di addetti positivi).
Invece il personaggio che il Napoli si ritrova come presidente come spesso gli accade pensa di essere il piu' furbo di tutti.
Si era gia' intuito da giorni che non voleva giocare perche' gli mancavano 3 giocatori importanti (anche se, IMHO, gli sarebbe comunque convenuto visto il cantiere che la Juve e' adesso) e ha cominciato a cercare il modo di svicolare dal documento sottoscritto pochi giorni prima.
Parrebbe che, all'annuncio della prima positività, il Napoli non abbia attuato la quarantena soft (tutti i membri sono stati mandati a casa e non nella bolla, infatti pare che inizino a fare cio' da oggi) ...
Quindi potrebbe benissimo essere che l'ASL gli abbia negato il consenso alla partenza perché semplicemente non hanno attuato il protocollo previsto.
In tal caso la responsabilità e' ovviamente del Napoli che ha contravvenuto a quanto previsto e quindi ha costretto l'ASL a fare cio'.
Mi pare il minimo che una simile condotta negligente venga penalizzata.